Alessandro Bottacci
Direttore del parco nazionale Foreste casentinesi, monte Falterona e Campigna, Laureato in Scienze forestali col massimo dei voti e lode nel 1984 all’Università di Firenze, da subito ha collaborato, con un incarico di ricerca, presso la cattedra di Botanica forestale. Si è occupato in particolare di specie forestali rare, del deperimento degli ecosistemi forestali a causa dell’inquinamento, del verde urbano e dei giardini storici. Nel 1987 è entrato nel Corpo forestale dello Stato come funzionario, ricoprendo numerosi incarichi tra i quali quello di Addetto al Centro operativo Antincendi boschivi, di Funzionario al Segretariato generale dell’Autorità di bacino dell’Arno, di Ufficiale addetto alla riserva naturale biogenetica di Vallombrosa (Firenze) (dal 1995 al 2003) e di capo dell’Ufficio territoriale per la Biodiversità delle Foreste casentinesi di Pratovecchio (dal 2004 al 2012), dove è responsabile della gestione tecnico-scientifica delle riserve naturali biogenetiche Casentinesi (Badia Prataglia-Lama, Campigna, Camadoli e Scodella) e della riserva integrale di Sasso Fratino (prima riserva integrale italiana e prima area naturale italiana insignita del diploma europeo delle aree protette). Dal 2012 al 2016 ha ricoperto l'incarico di capo dell’Ufficio centrale per la Biodiversità del Corpo Forestale dello Stato con la mansione di indirizzo e coordinamento delle attività gestionali e di tutela della biodiversità svolte dai 28 Uffici territoriali per biodiversità nelle 130 Riserve naturali dello Stato. E' stato coordinatore generale dei centri di selezione equestre del Corpo forestale dello Stato, ha indirizzato e diretto le attività tecnico scientifiche dei tre Centri nazionali per lo studio e la conservazione della biodiversità forestale e degli Uffici territoriali per la biodiversità in materia di educazione ambientale. Tra le sue competenze l'approvazione dei progetti nazionali e comunitari di ricerca scientifica e gestione delle relative attività, tra cui la progettazione e l’esecuzione di numerosi progetti Life negli Utb dipendenti; il coordinamento dei centri di recupero della fauna selvatica e di accoglienza degli animali sequestrati secondo la Convenzione di Washington (Cites), sulla base di una apposita intesa tra Corpo Forestale dello Stato e Ministero dell’Ambiente, da lui firmata previo incarico del Capo del Corpo Forestale dello Sato. Si è occupato di tutela degli ecosistemi forestali, di foreste vetuste, di gestione forestale sostenibile, di conservazione della natura, di conservazione e gestione di esemplari arborei monumentali e storici. È socio ordinario dell’Accademia italiana di Scienze forestali e dell’Accademia internazionale medicea. È professore incaricato di Conservazione della natura all’università degli studi di Camerino ed ha al suo attivo, oltre 150 pubblicazioni scientifiche, numerosi interventi a convegni. Nel 2015 è stato insignito dell’onorificenza di commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica italiana. |